Nuova Riveduta:

Salmi 88:10

Farai forse qualche miracolo per i morti?
I defunti potranno risorgere a celebrarti? [Pausa]

C.E.I.:

Salmi 88:10

Tu domini l'orgoglio del mare,
tu plachi il tumulto dei suoi flutti.

Nuova Diodati:

Salmi 88:10

Farai forse dei prodigi per i morti? Risorgeranno i defunti a lodarti? (Sela)

Riveduta 2020:

Salmi 88:10

Farai tu qualche miracolo per i morti?
I defunti risorgeranno per celebrarti? [Pausa]

La Parola è Vita:

Salmi 88:10

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Salmi 88:10

Opererai tu qualche miracolo per i morti?
I trapassati risorgeranno essi a celebrarti? Sela.

Ricciotti:

Salmi 88:10

Tu domini la prepotenza del mare, l'impeto de' suoi flutti tu calmi.

Tintori:

Salmi 88:10

Tu domini la potenza del mare, tu mitighi l'agitarsi dei suoi flutti.

Martini:

Salmi 88:10

Tu comandi all'orgoglio del mare, e il movimento de' flutti di lui tu reprimi.

Diodati:

Salmi 88:10

Opererai tu alcuna maraviglia inverso i morti? I trapassati risorgeranno essi, per celebrarti? (Sela.)

Commentario abbreviato:

Salmi 88:10

Versetti 10-18

Le anime defunte possono dichiarare la fedeltà, la giustizia e l'amorevolezza di Dio, ma i corpi defunti non possono né ricevere i favori di Dio in consolazione, né restituirli in lode. Il salmista decise di continuare a pregare, tanto più che la liberazione non giungeva rapidamente. Anche se le nostre preghiere non vengono esaudite presto, non dobbiamo rinunciare a pregare. Quanto più grandi sono i nostri problemi, tanto più seriamente e seriamente dovremmo pregare. Non c'è nulla che addolori tanto un figlio di Dio quanto la perdita di vista; né c'è qualcosa che egli teme tanto quanto l'allontanamento della sua anima da parte di Dio. Se il sole è offuscato, questo oscura la terra; ma se il sole lasciasse la terra, che prigione sarebbe! Anche coloro che sono destinati ai favori di Dio possono subire per un certo periodo i suoi terrori. Vedete come questi terrori feriscono profondamente il salmista. Se gli amici sono allontanati da noi a causa delle provvidenze o della morte, abbiamo ragione di considerarla un'afflizione. Tale era lo stato calamitoso di un uomo buono. Ma gli appelli qui usati erano particolarmente adatti a Cristo. E non dobbiamo pensare che il Santo Gesù abbia sofferto per noi solo al Getsemani e sul Calvario. Tutta la sua vita fu travaglio e dolore; fu afflitto come nessun altro uomo, fin dalla giovinezza. Fu preparato a quella morte di cui gustò il sapore in vita. Nessun uomo poteva partecipare alle sofferenze con cui gli altri uomini dovevano essere redenti. Tutti lo abbandonarono e fuggirono. Spesso, benedetto Gesù, ti abbandoniamo; ma non abbandonarci, non toglierci il tuo Spirito Santo.

Riferimenti incrociati:

Salmi 88:10

Sal 6:5; 30:9; 115:17; 118:17; Is 38:18,19; Mar 5:35,36
Giob 14:7-12; Is 26:19; Ez 37:1-14; Lu 7:12-16; 1Co 15:52-57

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